19.11.09

Pozzanghera nera il 18 aprile. Una poesia di Rocco Scotellaro


Carte abbaglianti e pozzanghere nere…
hanno pittato la luna
sui nostri muri scalcinati!
I padroni hanno dato da mangiare
quel giorno, si era tutti fratelli,
come nelle feste dei santi
abbiamo avuto il fuoco e la banda.
Ma è finita, è finita, è finita
quest’altra torrida festa
siamo qui soli a gridarci la vita
siamo noi soli nella tempesta.
E se ci affoga la morte
nessuno sarà con noi,
e col morbo e la cattiva sorte
nessuno sarà con noi.
I portoni ce li hanno sbarrati
si sono spalancati i burroni.
Oggi ancora e duemila anni
porteremo gli stessi panni.
Noi siamo rimasti la turba
la turba dei pezzenti,
quelli che strappano ai padroni
le maschere coi denti.

Postilla
Rocco Scotellaro (Tricarico 1923 - 1953), figlio di un ciabattino, fu maestro e a 23 anni sindaco socialista del suo paese. Partecipò alle lotte per la terra, conobbe il carcere e morì giovanissimo. Lasciò incompleta un'acutissima opera sociologica (Contadini del Sud), un romanzo autobiografico anch'esso incompleto (L'uva puttanella), poesie e racconti. Fu Carlo Levi a pubblicare postume nel 1956 le poesie della raccolta E' fatto giorno.

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