10.2.10

Cavalcata notturna (Ludovico Ariosto - da Orlando furioso, XXVIII, 64)

Fra l'una e l'altra gamba di Fiammetta,
che supina giacea, diritto venne;
e quando le fu a par, l'abbracciò stretta,
e sopra lei sin presso al dì si tenne.
Cavalcò forte, e non andò a staffetta:
che mai bestia mutar non gli convenne:
che questa pare a lui che sì ben trotte,
che scender non ne vuol per tutta notte.

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