7.4.10

Che cos'è l'amore (di Ludovico Geymonat). Un filosofo materialista parla dell'anima e dei sentimenti.

“Un uomo che non ha mai veduto le cose belle in compagnia della donna amata, non ha conosciuto appieno il magico potere che tali cose posseggono”. Così sostiene Bertrand Russell secondo il quale l’amore costituisce una di quelle realtà supreme che rendono la vita degna di essere vissuta. Tuttavia l’amore può anche celare in sé il pericolo di trasformarsi in un’esperienza troppo circoscritta che colloca gli individui in un limbo fuori della realtà. In tal caso esso, presto o tardi, si trasforma, secondo Russell, in “una tomba di gioie morte” e non è più “sorgente di vita nuova”. Per evitare questo pericolo l’amore richiede una progettualità specifica. L’amore non può ridursi a un rapporto “contrattuale” tra due persone, ma deve sempre qualificarsi come un “progetto di vita” tale da implicare un atteggiamento attivo.

Per i Romantici l’amore dovrebbe costituire una sorta di fusione totale di due esseri grazie alla quale si ridurrebbe all’identificazione di due soggetti. Hegel, per esempio, sosteneva che l’amore è “il sentimento per cui due esseri non esistono che in un’unità perfetta e pongono in quest’identità tutta la loro anima e il mondo intero”. E’ però possibile appellarsi all’esperienza umana in tutta la sua ricchezza empirica per mettere in crisi questa mitica visione romantica (largamente diffusa in molta letteratura degli ultimi secoli). Nella vita quotidiana l’amore tende infatti a configurarsi più realisticamente come un rapporto che non annulla affatto la personalità e l’autonomia dei soggetti tra i quali si instaura. L’amore non implica né l’identità dei caratteri né la loro inconciliabilità, ma si sviluppa sempre, in varie forme, in un rapporto di continua integrazione reciproca nel quale la “passione”(l’affetto) e la “comprensione”(la stima) giocano un ruolo vario autonomo e insopprimibile.

L’aspetto intellettuale svolge un ruolo del tutto particolare perché è quello che decide della profondità del rapporto. Se manca la componente intellettuale e la stima reciproca c’è veramente da chiedersi se esista in questo caso l’amore oppure se si sia in presenza semplicemente di un “sogno di una bella notte d’estate”.

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