7.5.10

L'ottavo assessore. La morte della Fed in Umbria. ("micropolis" on line - 5 maggio 2010)

Chi s’immaginava che la vicenda dell’ottavo assessore della Giunta Marini fosse risolta deve ricredersi. Stefano Vinti, l’ambizioso (ma poco “preferenziato”) segretario regionale che voleva ripartire alla grande “dal basso a sinistra”, ma non ha saputo resistere alla sirena dell’appannaggio e del piccolo potere assessoriale, era riuscito a convincere i suoi compagni di partito consiglieri regionali, Stufara e Goracci; ma non è detto che la provvisoria bonaccia tra i rifondaroli renda la nomina imminente e scontata.

A giocare a Vinti il tiro mancino sono adesso i cugini federati del Pdci di Diliberto. A parlare con Katiuscia Marini sono andati in sei, (tutto il quadro attivo - dicono i maligni) guidati da Roberto Carpinelli e alla nomina di Vinti si sono opposti con un drastico “niet”. Vogliono come assessore Giuseppe Mascio, il medico ternano superato da Stufara per una manciata di preferenze. I comunisti italiani dicono che non si può ridurre da 4 a 1 la rappresentanza ternana in giunta e offrono pertanto alla presidente un assessore di Terni, ove - dicono - “è noto che il Pdci ha più consensi di Rifondazione”. Con questo capzioso ragionamento Carpinelli, eletto nel listino (nella lista provinciale di Perugia ha ottenuto la preferenza di poche decine di brezhneviani), ha chiesto alla Marini, più confusa che persuasa, di soprassedere. La presa di posizione decreta in Umbria - la regione ove ha avuto la percentuale di consensi più importante a livello nazionale - la morte della cosiddetta Federazione della Sinistra. Il commento di Enrico Flamini, segretario provinciale perugino di Rifondazione, è esilarante: “La Federazione della Sinistra è un progetto nazionale ed ha il progetto di invertire la tendenza suicida alle rotture, scissioni, separazioni”.

Sarà una risata che li seppellirà?

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