1.
Giù verso bassi, bruni, paludosi stagni
Mi trascinerà il diavolo nella mia vecchiezza
Per mostrarmi i resti dei cadaveri acquatici
Che ho sulla mia coscienza
2.
Nuotarono sotto un cielo assai torbido
Dentro l’inferno con fare stanco e lento
Come un intreccio di alghe; vogliono
Essere tutte segnate sul mio conto.
3.
I loro pigri corpi accesi, la vampa
Mi diedero un tempo, che fui io ad attizzare.
Quelle che hanno goduto con me il giorno colore d’arancia
Si sono sottratte alla notte oscura.
4.
Finite le belle mangiate, sazie e comode,
mi hanno spinto, per pigrizia, in questo tormento morale,
mi hanno insozzato la terra, fatto il cielo più torbido
lasciandomi un corpo infiammato e nessun baccanale.
-
Traduzione di Roberto Fertonani
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