5.6.10

Monache innamorate (da "La camicia rossa" di Alberto Mario)

Centocinquant'anni or sono, il 5 giugno 1860, Garibaldi era a Palermo. Lanza, il comandante in capo dell'esercito borbonico in Sicilia, dopo l'insurrrezione popolare e le barricate, era sul punto di capitolare. Lo avrebbe fatto l'indomani. Ma già Garibaldi, nella parte liberata della città, girava per orfanotrofi e brefetrofi, interessandosi della sorte dell'infanzia abbandonata. Ecco cosa scrive Alberto Mario (S.L.L.).
In quelle quotidiane peregrinazioni, i più frequentemente visitati furono i conventi femminili che popolano i dintorni della città.
La figura leggendaria di Garibaldi aveva accesa la fantasia delle monache palermitane. Ogni giorno comparivano alla residenza del Generale copiosi doni di canditi, di cotognate, di buccellati, di bocche di dama, adorni di filigrane, di nastri ricamati e d’ogni qualità di minuti lavori monacali.

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