Continuiamo a fare l'amore?, (Cominciamo a fare l'amore?,)
hai detto non ancora sveglia una mattina,
per tutta la notte ci eravamo solo sfiorati
con la punta delle dita, con i piedi
e ora per arrivare alla pienezza
sono bastate le tue parole
e un lieve bacio di addio sulle labbra
per sentire che i corpi si erano uniti nel sonno
più che nella veglia.
Nuovo diario, 4.9.1986
La poesia ha un errore: inizia così:
RispondiEliminaContinuiamo a fare l'amore (...)
(basta verificare in quarta di copertina).
Era stato corretto molte volte ma tornava sempre in questa errata formulazione.
Personalmente è una frase che non mi appartiene, mentre continuiamo... sì
(sono la moglie di Antonio Porta)
Gentilissima Rosemary,
RispondiEliminalei ha ragione ed io correggo l'errore. Mantengo tuttavia il titolo del "post" e, in piccolo tra parentesi, la formulazione sbagliata. L'errore che torna con tanta insistenza testimonia l'efficacia del testo: il lettore o il copista modifica qualcosa che sente anche suo e che fa suo. Semplifica anche. E un po' banalizza. Il che avviene anche in questo caso. E tuttavia quel "continuiamo" suo e del nostro poeta è anche un "cominciamo", rappresenta un salto di qualità, un nuovo inizio. Non me ne voglia troppo, pertanto. Tante cose belle e grazie dell'attenzione.