28.9.10

Lo schiacciatesta.

E’ uno strumento di tortura già noto nel Medioevo, ma un uso più ampio è documentato in età moderna e pare che goda ancor oggi di un certo favore dei torturatori in qualche parte del mondo. Il mento della vittima viene appoggiato sulla barretta inferiore e la calotta abbassata girando la vite. In tal modo prima si spezzano gli alveoli dentari, poi le mascelle e poi il cranio, fino alla fuoruscita del cervello. Oggi la macchina non è più usata per esecuzioni capitali ma nella funzione inquisitoria. Le calotte e gli appoggi inferiori moderni sono imbottiti di morbidi materiali per non lasciare tracce sulle carni della vittima, la quale in genere si dichiara disposta a collaborare dopo alcuni giri di vite.
L’esemplare nella foto è quello che girò negli anni 1983-84 in una mostra itinerante che, partendo da San Marino, fu ospitata in diverse città italiane. Fa parte di una collezione privata a Richmond negli Usa, ma proviene da Berlino, dalla collezione Schmidt-Meidoff. Non è probabilmente lo strumento originale, ma una replica eseguita a Bamberg nel 1857 per una mostra di storia cittadina.

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