“Il manifesto” di venerdì 12 ci dà, con un articolo di Manlio Dinucci (http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20101112/pagina/03/pezzo/291090/), notizie di una voce di bilancio che non conosce tagli, quella delle spese militari: 934 milioni in bilancio solo per i nuovi acquisti in materia di armamenti. Dinucci si sofferma in particolare sull’acquisto di un supersiluro, lo Squalo Nero, prodotto dalla Wass di Livorno, che con questo governo va a gonfie vele e riesce perfino ad assumere.
Non è un problema solo italiano: i governi di molti grandi paesi occidentali, mentre tagliano le spese in tutti i settori civili, continuano ad aumentare la spesa militare, acquistando (col denaro pubblico) nuovi armamenti e creando nuove infrastrutture militari.
L’ultima notizia, tutt’altro che tranquillizzante, riguarda il presidente Obama che, a leggere i giornali di ieri, 21 novembre, avrebbe convinto Medvedev, presidente della Russia, ad una cooperazione sullo scudo spaziale antimissili, motivato da pericoli provenienti dal terrorismo internazionale. I riferimenti all’Iran e alla Siria sono chiari e non è difficile pensare anche a un Pakistan alleato e armatissimo, ma con fragilissimi equilibri. E tuttavia in questo “parlare a nuora” la suocera che dovrebbe intendere è certamente la Cina.
L’impressione, in ogni caso, è che sarà sulle spese militari il tipo di intervento governativo anticrisi preferito da molti governi. Ma i sistemi di armamenti (anche quelli pudicamente chiamati “di difesa”) non sempre si rassegnano ad invecchiare in funzione di deterrenza, prima di essere distrutti; spesso reclamano per essere usati e trovano generali megalomani che reclamano per usarli. Notizie di questo tipo confermano le mie paure che sia la guerra generale, alla fine, la scelta dei potenti del capitalismo occidentale per risolvere una crisi che ogni giorno di più si rivela di sistema.
La domanda che ne deriva, ingenua, è la seguente. E’ mai possibile che non si trovi, in Italia, una sinistra normale che si opponga al riarmo? Vorrei una sinistra alla Pertini, capace di pronunciare parole antiche e giuste: si svuotino gli arsenali, si riempiano i granai.
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