9.6.11

1944. Calamandrei ad Amelia. Come un'interpunzione (di Sergio Luzzatto)

Il Convento di San Giacomo dei Cappuccini ad Amelia.
Il 1° maggio 1944 Calamandrei si spinse oltre Amelia per visitare, ai margini del borgo, il locale convento dei cappuccini: semideserto in tempo di pace il luogo era divenuto un centro di profughi dove variamente si raccoglievano salesiani, maestre con gli orfanelli, suore, “altri isolati”. 
A ciascuno un letto per dormire, una scodella per mangiare.
E musica per pregare, ma sovrastata dal rumore sinistro dei bombardieri, dalla imparabile onnipresenza della guerra:
Per tutta la nostra passeggiata siamo stati accompagnati da ronzii di aeroplano o da scoppi in lontananza da tutte le direzioni. Quando tornavamo indietro dal convento, costeggiando il bosco recinto che lo circonda, si è sentito nel fondo dei lecci un cantico religioso di voci maschili, forse il cantico a Maria per il mese mariano che oggi si inizia. Cantavano bene, forse i frati novizi laudando, a più voci. Invocavano la pace. La fine è stata così: “O santa vergine (bruum!) prega per me”. Lo scoppio della bomba ha fatto da interpunzione: come una risposta”.
Da Padre Pio. Miracoli e politica nell’Italia del Novecento, Einaudi 2007, pag. 290

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