4.7.11

Torino 18 febbraio 1861."Diseredati di letto" (di Vittorio Bersezio)

L’inaugurazione a Torino il 18 febbraio 1861 del Parlamento sabaudo costituito da uomini provenienti da (quasi) tutta Italia, con la sfilata, la seduta congiunta tra Camera dei Deputati e Regio Senato e il discorso di Vittorio Emanuele, fu festosa anticipazione della proclamazione, un mese dopo, del Regno d’Italia, un “evento” si direbbe oggi. Ne fece una vivace cronaca per “La Gazzetta di Torino” lo scrittore e giornalista Vittorio Bersezio che sarebbe divenuto celebre di lì a qualche anno per Le miserie ‘d Monsu' Travet. Ne riprendo una parte da “La Stampa” del 18 febbraio 2011. (S.L.L.)

Vittorio Bersezio
Che tutti gli alberghi, le locande, le osterie fossero pieni e ripieni, non è nemmeno da dirsi, ma oltre tutta questa quantità di forestieri che avevano avuta la fortuna di trovare un ricovero alle loro notti, c'ero sullo spazzo delle vie un fiume lento scorrente di sventurati senz'alloggio, che giorno e notte invadeva le botteghe dei caffè, dei trattori, dei liquoristi. Per due notti, sopra gli scanni di codeste botteghe, si videro accasciate delle famiglie intiere, la moglie col capo appoggiato alle spalle del marito, i figliuoli in grembo alla madre a sonnecchiare un pochino sotto la protezione d'un'acqua rossa o d'una bottiglia di birra consumata per compenso del ricevuto asilo dalle ospitali sale del caffettiere.
Il teatro Rossini accortamente aprì le sue soglie a questi diseredati di letto, al diletto d'un ballo senza maschere, per pretesto a posare il capo contro l'angolo d'una parete in un seggio di galleria. Sotto le volte dei portici suonavano le più diverse pronunce di dialetti italiani che cercavano intonarsi nella comune favella; il piemontese rammolliva le sue aspre consonanti a salutare in toscano i suoi fratelli di tutta Italia, e ci riusciva... non a perfezione. 

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