22.8.11

Le impudenze del Cardinale (Franco Buffoni)

Mentre la Manovra delle Manovre arriva in Parlamento ed è tutto un sanguinare di cuori, tutto un pullulare di controproposte, “Il primo amore” ha proposto questa riflessione di Franco Buffoni ripresa dal sito “Nazione indiana”. La “posto” anche qui per aumentarne (fosse anche di pochissimo) la diffusione con un titolo leggermente più esplicito. (S.L.L.)
“Le cifre dell’evasione fiscale sono impressionanti”, dichiara Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ai microfoni di “Radio anch’io”. Così continuando: “Come credenti e comunità cristiana dobbiamo rimanere al richiamo etico che fa parte della nostra missione e fare appello alla coscienza di tutti perché anche questo dovere possa essere assolto da tutti per la propria giusta parte”. “Se questo dovere fosse assolto”, conclude il cardinale, “le cose in Italia sarebbero risolte”.
Come non condividere? Peccato che a fronte vi siano i mastodontici privilegi dovuti ai meccanismi perversi dell’otto per mille codificati da Giulio Tremonti ai suoi bei dì, nonché il regime di totale impunità e assenza di controlli in cui opera lo Ior – Istituto Opere di Religione, la banca centrale vaticana -, e l’abbuono dell’Ici sul patrimonio immobiliare della Chiesa cattolica – persino su residenze e attività estranee al culto – stimato al 40 per cento del totale nella città di Roma e al 25 per cento nell’intera penisola.
Ma si rifletta anche su più sottili e repellenti ingiustizie quali le forniture gratuite di acqua, luce e gas al Vaticano, o gli stipendi agli insegnanti di religione cattolica nelle scuole di stato. La stima complessiva è di oltre 4 miliardi annui di sole esenzioni fiscali.
In questo momento di gravissima crisi economica, in cui persino le banche e le grandi industrie sono in difficoltà, l’unica vera ricca lobby rimasta in Italia è proprio la Chiesa cattolica. Che per non essere tacciata di impudenza dovrebbe smettere di parlare, e incominciare a pagare qualcosa, prescindendo dalle richieste dei nostri pavidi governanti. Perché a Bagnasco evidentemente sfugge che i privilegi e le esenzioni fiscali di cui gode la Chiesa cattolica in Italia sono la versione autorizzata – e per ciò stesso ancor più repellente – dell’evasione fiscale a cui si riferisce nell’intervista a “Radio anch’io”.

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