21.8.11

Roma. Da Fellini a Borghezio (di Marco Palladini)

Un altro sapido commento dal "diario d'autore" di Marco Palladini, nella rivista on line del Sindacato nazionale scrittori "Le reti di Dedalus" del luglio 2011. (S.L.L.)
Il fascio-leghista Mario Borghezio dice che Roma “è sporca, fa schifo, sembra Calcutta”. E i vertici politici romano-laziali, Alemanno e Polverini, che pure sarebbero suoi alleati, si adontano e promettono di querelarlo. Eppure il giudizio di Borghezio non sembra molto diverso da quello di uno dei più grandi registi del nostro cinema che a Roma aveva messo radici e che, forse, l’aveva capita e rappresentata filmicamente meglio di chiunque altro. Sto parlando di Federico Fellini che affermava: “ Roma è caotica, confusa, paludosa, maternale, placentaria. Roma è l’India”.

La differenza è che Fellini amava profondamente questa Roma ‘indiana’, mentre Borghezio razzisticamente la odia.

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