3.9.11

Gheddafi a Norimberga

Di ritorno a Perugia ho rivisto Maurizio Mori, classe 1925, un trotzkista che non molla. Era rientrato qualche giorno fa dall’Armenia, che ha visitato insieme a compagne e compagni d’antica data. Compagne e compagni di quella sinistra che, avendo smarrito le proprie ragioni, ha perduto se stessa.
Mi racconta che a cena, accolte con gioia le notizie da Tripoli, i suoi sodali sostenevano a gran voce la necessità e l’urgenza di un tribunale internazionale per processare Gheddafi: crimini contro l'umanità.
Maurizio s’era indignato e ancora inorridiva. Osservava: “I processi a Saddam, a Milosevic, a Gheddafi fanno più danno del revisionismo storico filonazista. Norimberga fu e resta il processo di tutto il mondo civile all'orrore del nazionalsocialismo. Ma, se si continua con i processi farsa, anche quella pagina di storia ne uscirà sporcata, anche Norimberga finirà col diventare uno dei tanti processi dei vincitori ai vinti”.
Come si fa a non essere d’accordo?

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