26.11.11

Come nascevano le canzoni di Totò (di Liliana de Curtis)

Papà si dedicava alle poesie e alle canzoni principalmente a notte fonda. la sua giornata era ricca di impegni e si ritagliava qualcuna tra le ore più buie per improvvisare al pianoforte un accenno di melodia e trovare le liriche adatte. Altre volte gli venivano fuori all'improvviso, in una pausa tra una scena e l'altra o mentre stava a casa, e cominciava a ripetere e precisare il suo motivo.
Il suo primo test era il suo inseparabile autista, Salvatore Cafiero. Gli recitava la canzone, fischiettando il ritornello, e aspettava il suo parere. uno dei ricordi più belli e strani della mia adolescenza sono le passeggiate in macchina che facevo con papà e l'autista. Mentre ci dirigevamo verso il mare, Totò recitava i versi più recenti e Cafiero, intonato come la maggior parte dei napoletani, li ripeteva canticchiando in modo piacevolissimo. 

Da Il principe della mòseca di Flaviano De Luca in "alias", 20 marzo 1999

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