7.11.11

Nella Rivoluzione d'Ottobre (Nikolai Sukhanov)

Tre giorni prima dell’assalto al Palazzo d’Inverno Trotzky parlò davanti a una immensa moltitudine riunita nella Narodnyi Dom (la casa del popolo). Era presente Nikolai Sukhanov, un membro della sinistra menscevica dal pensiero originale, che, in seguito, partecipò alla collettivizzazione, ma venne nei primi anni venti emarginato per le critiche all’autoritarismo dei bolscevichi e negli anni trenta imprigionato e condannato a morte come controrivoluzionario. Così Sukhanov racconta il discorso di Trotzky. (S.L.L.)
Intorno a me la folla era in un atteggiamento quasi estatico. Trotzky invitò tutti a ripetere con lui le parole di un giuramento. La moltitudine immensa sollevò le destre. Trotzky scandiva le parole: “che questo nostro desiderio sia il nostro giuramento; con tutte le nostre forze e il nostro sacrificio appoggeremo il Soviet, che ha preso su di sé il grave fardello di portare alla vittoria la rivoluzione e di dare al popolo terra, pane e pace. L’immensa moltitudine di persone teneva sollevata la mano, pronunciando le parole del giuramento… Trotzky ha finito e qualcun altro sale sulla pedana; ma ora non si può più aspettare e restare lì a guardare.

In Isaac Deutscher, Il profeta armato, Longanesi 1956

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