18.11.11

Sicurezza in città (di Eduardo Galeano)

Dalle Finestre che Eduardo Galeano apriva su “il manifesto”, posto questa, così verosimile, del 16 marzo 1999. (S.L.L.)

Se non fosse per i molti vestiti che indossa, la signora Gertrudis non farebbe ombra per terra; e i venti dell’inverno la farebbero volar via. Ma le cammina per le strade di Montevideo curva come un punto interrogativo, e sola soletta si arrangia a fare le sue cose e tira a campare.
Uno di questi giorni, quando andò a riscuotere la sua pensione, ebbe un contrattempo. Tempi intempestivi, il pericolo è in agguato ad ogni angolo: la signora Gertrudis non va in giro disarmata. Lei porta sempre con sé un paio di forbici nascoste nella borsa.
Era seduta sull’autobus. Guardò l’ora: le mancava l’orologio. Senza tentennare, puntò le forbici sulla pancia del giovane svergognato che era seduto accanto alei: - l’orologio – disse la signora Gertrudis.
- Come dice, signora?
- L’orologio – intimò lei, e le forbici punsero.
Il ragazzo le lasciò l’orologio e, con un salto, scese dall’autobus.
Con l’orologio stretto nel pugno, e il cuore in subbuglio, la signora Gertrudis arrivò a casa sua. si sprofondò nell’unica poltrona e, parlando da sola, rimase per un po’ seduta: - che cosa si credono che possono approfittarne perché sono vecchia?
Quando aprì la mano, vide che quello era un orologio da uomo. Si alzò, cercò. Il suo era sulla mensola.

Nessun commento:

Posta un commento