L’elmo di Scipio
Ma per quale patria
ci chiedete di morire?
Lasciammo le madri
i figli
le chiavi sul tavolo
il caffè caldo
per tornare freddi
vestiti di bandiere
coi nomi di marmo
le medaglie lucenti.
I presidenti s’inchinano
i requiem risuonano:
“Rifulga
l’esempio
del sangue versato”.
Ma per quale patria
baciammo le vedove nostre?
Non è nostra
questa patria
di rapaci padroni
di voraci affaristi
di famelici cani
che divorano tutto
coi ventri rigonfi
nei palazzi marcescenti.
Non siamo noi
quelle schiere
di clienti asserviti
di governanti predoni
di opulenti crapuloni
sazi mai sazi
unti d’onta
e d’infamia
senza decenza
senza vergogna.
Depredano
come barbari
l’anima italiana.
E non pagano mai
Non fu per questo
che un tempo
con orgoglio
gridammo:
“Viva l’Italia!”.
Da Icaro, IBISKOS EDITRICE RISOLO, Empoli, 2011
quanto e' vera....molto bella!
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