18.1.12

Un democristiano nel quartiere San Giuseppe (S.L.L)

San Giuseppe era la parrocchia del quartiere più popoloso e proletario del paese, rosso per quasi tutto il Novecento. Lì i dc di rado si avventuravano.
Uno, maestro fanatico e testone, negli anni Sessanta volle sfidare l'interdizione: "Cosa vuoi che sia? Maschi ormai ce ne sono pochi, tutti all'estero. Che mi possono fare le femmine, anche se comuniste?". E andò a fare un comizio volante in via Bologna, che anche nel nome evocava una città rossa.
Arrivò alle quattro del pomeriggio sulla Seicento decappottabile colle trombe altoparlanti e, accanto alla macchina, col microfono richiamò la gente: "Qui la voce della Democrazia cristiana, qui la voce della libertà. Venite, non abbiate paura delle minacce dei comunisti".
Quelle minacce non esistevano e lui lo sapeva, ma l'evocarle lo aiutava a fare scena.
Arrivarono una trentina di donne e una, la più coraggiosa, comunista dichiarata, con le mani ai fianchi lo sfidò: "Avanti, che cosa hai da dire, faccia di bummulu?" (lu bummulu è un recipiente per l'acqua, di terracotta).
Lui si mise a parlare dei finanziamenti ottenuti da un deputato locale, sottosegretario ai Lavori pubblici, per le strade e le fogne del quartiere. Le donne - quasi tutte "vedove bianche" (per via dei mariti emigrati) - rumoreggiavano, lo chiamavano imbroglione, lamentavano che, in ogni caso, quel quartiere fosse l'ultimo, il più trascurato, forse perchè gli abitanti erano "rossi".
Lui, il maestro, si rodeva dentro, non ne poteva più. Quando, alla fine della chiacchiera, una chiese conto dell'emigrazione, sbottò: "Siete voi a mandare i mariti in Germania, per far loro le corna a vostro comodo".
Accusa pesantissima. Tante soffrivano penuria di sesso ed anche per questo erano piene di collera e livore. Altre avevano trovato il modo di soddisfare l'istinto anche in assenza del marito. Può darsi che vi provassero più gusto che negl'incontri santificati, ma solo perché con le amanti i maschi si impegnano di più che con le mogli. In ogni caso erano quasi sempre relazioni nate per ripiego, un surrogato del matrimonio. Anche i mariti, del resto... 
In ogni caso, sia che fossero ingiustamente accusate, sia che si sentissero punte nel vivo, le donne gli si avvicinarono per malmenarlo, talune con in mano gli zoccoli sfilati dal piede. Dicevano: "Siamo noi a mandare via i mariti o il tuo governo?".
Prima che lo circondassero il democristiano buttò il microfono a terra e scappò. Qualcuna lanciò lo zoccolo, diverse raccolsero ciottoli per scagliarli contro l'uomo che correva via. Qualche tiro arrivò a segno e un livido sulla fronte fu evidente per diversi giorni. 
La macchina venne a riprenderla alle nove di sera un fratello del maestro, cordaio. Lui si scusava per il fratello, si diceva sicuro di un equivoco, ma le donne delle case vicine lo coprirono d'improperi, in gran parte destinati al fratello.
"Non si faccia vedere mai più!".
Così fu.

Nessun commento:

Posta un commento