Plinio il Vecchio |
La scienza di Plinio oscilla tra l’intento di riconoscere un ordine nella natura e la registrazione dello straordinario e dell'unico: e il secondo aspetto finisce sempre per aver partita vinta.
La natura è eterna e sacra e armoniosa, ma lascia un largo margine all'insorgere di fenomeni prodigiosi inspiegabili. Quale conclusione generale dobbiamo trarne? Che si tratta d'un ordine mostruoso, fatto tutto d'eccezioni alla regola? O che si tratta di regole tanto complesse da sfuggire al nostro intendimento? In entrambi i casi, per ogni fatto una spiegazione deve pur esistere, anche se per ora ci è ignota: «Tutte cose di spiegazione incerta e nascosta nella maestà della natura», e poco più in là: Adeo causa non deest, non sono le cause che mancano, una causa la si può sempre trovare. Il razionalismo di Plinio esalta la logica delle cause e degli effetti, ma nello stesso tempo la minimizza: quand'anche tu trovi la spiegazione dei fatti, non per questo i fatti cessano d'essere meravigliosi.
Da Il mondo è una cosa meravigliosa, recensione alla Storia naturale di Plinio il Vecchio, “la Repubblica”.
Il mio ritaglio è senza data ma l’anno è il 1982.
Questo splendido passo si può trovare anche in Perché leggere i classici, Mondadori, alle pagine 53-54.
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