17.6.12

La tristezza di Emilio Fede.

Il 25 giugno 2011 il grande Alberto Piccinini, nella sua rubrica di ritagli, sul “manifesto” ha recuperato le straordinarie parole di Emidio Fede, in occasione dell’ottantesimo genetliaco di costui. Io le rimetto in circolo ora che gli anni del fedele (?) stanno per diventare 81. (S.L.L.)
Silvio Berlusconi... ha vinto la sua battaglia. Consentitemi di dire... che l'ha vinta con grande coraggio, che l'ha vinta quasi contro tutto e quasi contro tutti. Perché? Perché l'ha vinta contro la gran parte della stampa, la gran parte dell'informazione radiotelevisiva, e l'ha vinta anche contro molti che gli consigliavano, in amicizia, di non fare questo passo. Io credo di non svelare nulla di... particolare... dicendo che... ho ricevuto oggi da lui una telefonata, nel momento in cui stava partendo per Roma, per raccogliere... questo successo strameritato. Una telefonata, io mi permetto di dire, da amico ad amico. Nella quale telefonata Silvio Berlusconi mi diceva...: «Speriamo di poter cominciare a lavorare subito, al più presto... per ridare fiducia al paese, per dare al paese un governo stabile, per poter mantenere le promesse che abbiamo fatto».
Io vi posso garantire,
ormai che le urne sono chiuse, ormai che il voto è dato, che tutto quello che vi dico è la sacrosanta verità. E c'è un punto di tristezza, me lo dovete consentire. Parlava già mhm... da politico e già si creava una separazione di fatto, fra lui che è stato il mio editore ed io che sono il direttore di una testata della sua informazione, che qui per cinque anni ho potuto lavorare in piena libertà...

(Emilio Fede - 80 anni compiuti ieri - annuncia commosso al tg4 la prima vittoria elettorale di Silvio Berlusconi; 28 marzo 1994)

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