6.11.12

“La vita è meravigliosa”. Un film di Frank Capra schedato da Claudio Carabba

La vita è meravigliosa
Regia: Frak Capra, Usa 1946
Interpreti: James Stewart, Lionel Barrymore, Donna Reed


Un eroe paziente e rinunciatario disposta al sacrificio ma con humour e ironia? James Stewart. Tra i grandi non poteva che essere lui a interpretare questa tarda commedia di Capra amara ma abbastanza ingenua da poter essere amata sino al culto e alla citazione devota (Gremlins). George Bailey (Jimmy Stewart) è segnato dal destino. Per servire gli altri ha fatto della sua vita una continua rinuncia. Da ragazzo salva il fratellino caduto nello stagno ghiacciato ma si becca un'otite che lo rende mezzo sordo. Rinuncia alla laurea per lavorare in una società che contrasta il monopolio edilizio di un perfido capitalista (Lionel Barrymore), sogna la fuga ma un'amica d'infanzia gli regala tre figli. Raccoglie rottami e copertoni per la patria in guerra.
Potrebbe bastare, ma la perdita di una grossa cifra, puntualmente trovata da Barrymore, è davvero troppo. Così, passando davanti alle acque gelide di un fiume, la vigilia di Natale, l'idea del tuffo mortale lo tenta. Ma un angelo di seconda categoria caduto dal cielo gli mostra cosa sarebbe il mondo senza di lui: moglie zitella, poveri senza tetto e fratello morto.
Il gesto sconsiderato è allontanato. Il cielo può attendere. La vita è meravigliosa. L'intreccio funziona anche perché è quello semplice, disneyano, di Paperino e Rockerduck applicato alla provincia americana. In Europa piacque perché pensarono all'apologo sociale, in Usa si commossero per la favola morale.

da I cento film supplemento a “L’Europeo”, novembre 1986.

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