8.3.13

L'affare del pane maledetto (Giovanna Gabrielli)

“Il fatto di ieri” è una rubrica che rievoca, sul quotidiano di Padellaro e Travaglio, eventi curiosi o strani del passato di cui ricorre l’anniversario. Questo – di alcuni mesi or sono - è davvero memorabile anche come avvertimento sulla potenziale malvagità di certi poteri, per quanto democratici essi si proclamino. (S.L.L.)

Storia davvero bizzarra quella che coinvolse il pacifico villaggio di Pont-Saint Esprit, nel sud-est della Francia, scosso improvvisamente, il 15 agosto 1951, da un'ondata di allucinazioni di massa. Come in un fanta-movie, cinque persone morirono, a decine finirono in manicomio con la camicia di forza, centinaia furono colti da delirio e disturbi mentali. Alcuni, come scrisse il Time dell'epoca, si dimenavano nei letti degli ospedali gridando "che fiori rossi stavano sbocciando sui loro corpi", un abitante, che "sentiva la sua pancia mangiata dai serpenti" tentò di affogarsi, un altro saltò dal secondo piano "sentendosi un aeroplano". E subito si parlò di pane maledetto, attribuendo l'improvvisa epidemia, all'ergot, una muffa allucinogena finita accidentalmente nella farina di un fornaio. Un giallo archiviato per decenni e risolto, sembra, da un reporter investigativo americano, secondo il quale sarebbe stata la Cia, in tandem con l'Esercito Usa, a contaminare con Lsd, le baguette del paese. Un esperimento top secret, nell'ambito di un progetto per il controllo della mente, iniziato durante la Guerra di Corea. Tesi attendibile, anche se in Francia resta per tutti il misterioso "affaire du pain maudit".

“Il fatto”, 15 agosto 2012

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