9.3.13

Papi e reliquie. I sacri vasi di Mantova.

Qui sotto ho “postato” un commento di Adriana Zarri (una “parabola” dal “manifesto”) e, a mo’ di appendice, notizie sulla tradizione che ella commenta, da un sito ufficiale della Repubblica Italiana. (S.L.L.) 

Clemente VII nel ritratto di Sebastiano del Piombo

Reliquie
La storia è antica ma non per questo indiscutibile. Siamo nell'804 e un santo (per l'esattezza Sant'Andrea) durante un'apparizione rivela il luogo dove Longino, il soldato che trafisse il petto di Cristo, ne raccolse il sangue e lo lasciò nientemeno che a Mantova. Mantova è un po' lontana da Gerusalemme né, a quei tempi, esistevano gli aerei. Forse dobbiamo pensare che venisse a dorso di mulo, passando il mare sempre a cavallo della bestia. Impresa non facile. Ciò nonostante papa Leone III autenticò la reliquia del sangue di Cristo. Nel medioevo vi furono ben comprensibili dispute teologiche circa l'appartenenza a Cristo di quel sangue (posto che sangue fosse) ma papa Clemente VII lo confermò.
Chiedo scusa per il mio non nascosto scetticismo, ma non trattandosi di un articolo di fede, posso metterlo in dubbio restando cristiana cattolica e apostolica.

“il manifesto”, 29 marzo 2013
I Sacri Vasi di Mantova contenenti il sangue di Cristo
che il soldato Longino raccolse dopo averne trafitto il costato

Appendice
La storia dei Sacri Vasi
La reliquia venne portata a Mantova da Longino, il soldato che trafisse con una lancia il costato di Gesù Cristo. Dalla ferita uscirono sangue ed acqua che, cadendogli sul volto, gli fecero guarire gli occhi ammalati e lo fecero convertire alla fede cristiana.
Longino, raccolto il sangue di cui era intrisa la terra ai piedi della croce, lo custodì assieme alla spugna che era servita per dare da bere a Cristo sul Golgota e con essi arrivò a Mantova, dove nascose le preziose reliquie nell`ospedale per i pellegrini in cui aveva trovato albergo.
Il 2 dicembre del 37 Longino subì il martirio in contrada Cappadocia, nel luogo dove ora sorge la chiesa del Gradaro.
La cassetta con le reliquie venne ritrovata nell`anno 804, nell`orto dell`ospedale di Santa Maddalena, dove era stata sepolta accanto alle ossa di Longino; il pontefice Leone III inviato a Mantova dall`imperatore Carlo Magno ne dichiarò l`autenticità, avendone avuto in dono una porzione per l`imperatore.
Nuovamente occultate, temendo la loro profanazione da parte degli Ungari che minacciavano di invadere Mantova, le reliquie furono riscoperte nel 1048, al tempo di Beatrice e Bonifacio di Canossa che fecero costruire nel luogo del ritrovamento un monastero benedettino e una chiesa, poi distrutta per far posto all`edificio dell`attuale basilica di Sant`Andrea, voluta di Ludovico II Gonzaga.
Nei secoli passati in occasione dell`esposizione della reliquia si svolgeva il burchiello della Sensa (la barca dell`Ascensione) organizzato dall`arte dei pescatori. Era una sorta di spettacolo allegorico durante il quale alcuni pescatori interpretando gli apostoli Pietro, Giovanni ed Andrea lanciavano pesci e anguille sulla folla prendendoli da una barca che veniva portata a braccia dalla cattedrale a Sant`Andrea.
Per tradizione, ogni anno nel pomeriggio del Venerdì Santo si svolga la cerimonia per l`apertura dei forzieri che custodiscono i due preziosi reliquari, e che vengono posti ai piedi del Cristo crocefisso nell'abside della Cattedrale.
Le sequenze della cerimonia vedono scendere S.E. il Vescovo nella cripta sotterranea della basilica di Sant`Andrea, seguito dal Prefetto Autorità e da molti fedeli.
L'apertura è un'operazione laboriosa che comporta l`impiego di ben 12 chiavi.
In rispettoso silenzio vengono aperte una dopo l`altra le serrature dei forzieri le cui chiavi sono conservate da autorità ecclesiastiche e statali.
Quando finalmente i due Vasi sono all`esterno, il Vescovo incensandole pronuncia una preghiera.
I Sacri Vasi sostenuti, uno dal Vescovo e l`altro da un`altro prelato, percorrono la cripta e le strette scale che portano nella Basilica, poi i due reliquari sono posti ai piedi del Cristo crocefisso nel lato sinistro dell`abside della Cattedrale.
Per tutto il pomeriggio e la serata la Cattedrale diventa meta dei mantovani che renderanno omaggio alla Reliquia, che, dopo una breve processione cittadina, viene riposta nuovamente nei forzieri della cripta sotterranea.

dal sito ufficiale della provincia di Mantova

Nessun commento:

Posta un commento