1.4.13

La poesia del lunedì. Pablo Neruda (1904-1973)

Ode al muratore tranquillo

Il muratore
dispose
i mattoni.
Mescolò la calce, lavorò
con la sabbia.

Senza fretta, senza parole
fece i suoi movimenti
erigendo la scala,
livellando
il cemento.

Spalle rotonde, sopracciglia
su due occhi
severi.

Lento andava e veniva
nel suo lavoro
e dalla sua mano
la materia
cresceva.

La calce coprì i muri,
un pilastro
levò in alto
la sua nobiltà,
e il tetto
frenò la furia
del sole esasperato.

Da un punto all'altro
andava
con mani tranquille
il muratore
rimuovendo
materiali.

E alla fine
della
settimana,
i pilastri,
l'arco,
figli
della calce, della sabbia,
della saggezza e delle mani,
inaugurarono
la semplice saldezza
e la frescura.

Oh che lezione
m'ha dato col suo lavoro
il muratore tranquillo!

Dal Terzo libro delle odi in Poesie, Sansoni, 1962 (Trad. Dario Puccini)

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