27.7.13

Berlusconi al Bagaglino

Silvio Berlusconi (a destra) con un suo sponsor
Berlusconi:
«Senti che voce, perché ho tenuto banco fino alle sei e mezza con il locale che si è fermato… Tutti ’sti ragazzi intorno che ho invitato a fare gli imprenditori, gli ho raccontato un mare di cose… Sulla Cina erano lì che pendevano dalle mie labbra e delle donne a go-go! Io ho preso otto numeri, ma ce n’erano di più».

Tarantini:
«Ma dov’è stato?… Ah, l’Eleven…».

Berlusconi:
«Naturalmente mi hanno offerto tutto, champagne a go-go, il proprietario è diventato matto e c’è stata una roba, ma una cosa di brasiliane, russe, italiane… C’ho qui otto numeri di donne nuove! Purtroppo non c’è il tempo, perché adesso andare in giro fai così e tanghete! Va bene, ma gua… a Napoli, non ti dico a Napoli che cosa succede, quando io vado lì sono ormai santo veramente… Per la Arcuri bisogna trovare un’altra serata… C’ho tanti impegni internazionali… Adesso vado in America…».

Tarantini:
«Ci vediamo l’otto».

Berlusconi:
«Ci vediamo l’otto per andare prima a vedere il Bagaglino!… Se tu hai una ragazza da portare, due ragazze, tre ragazze… Per favore non pigliamole alte come fa questo qui di Milano perché noi non siamo alti».

Tarantini:
«Ha visto le mie come sono!».

Berlusconi:
«Devono essere tutte come la Graziana!».

Tarantini:
«Va bene! Io ne porto un paio, due o tre le porto!…».

Berlusconi:
«Ne abbiamo tante, però lì ce ne sono di nuove».

Tarantini:
«E vabbè, abbondiamo!».

Telefonata intercettata il 5 ottobre 2008
Testo pubblicato il 28 settembre 2011 dal quotidiano “il manifesto” nella rubrica “Vuoti di memoria” a cura di Alberto Piccinini

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