25.10.13

Felicità e partecipazione (Elio Vittorini)

Aprile 1945, La liberazione di Torino
Si direbbe che il più bel giorno di un uomo non possa essere un giorno che sia stato bello solo per lui. È la felicità che si pensa di dividere con altri, con un gran numero di altri, quella che può rendere eccezionale per la nostra memoria, malgrado l'egoismo che ci provvede di energia, una delle nostre giornate? In effetti è unicamente da giorni di partecipazione ch'io conservo un ricordo inconfondibile. Del 25 luglio, per esempio. Del 25 aprile (...).


Radiotrasmissione, 11-1-1954, poi in Diario in pubblico, Bompiani, 1957

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