7.12.13

Una ricetta popolare romana contro il malocchio (Luigi Zanazzo)

Per guarire dalla fattura ch’è chiamata occhiaticcio oppure invidia ecco un rimedio sicurissimo. Prendete dodici ranocchie vive, mettetele in una pentola di ferro battuto, con dentro tre mestoli d’acqua di pozzo e fatele lessare. Lessate che siano prendete l’acqua e passatela al setaccio; poi, quando si è raffreddata, fateci impacchi sugli occhi.
Si chiama “l’acqua dei salti di ranocchie”.
Bisogna però star bene attenti che la pentola sia di ferro battuto e l’acqua sia di pozzo, altrimenti il rimedio non ha alcun effetto.  (traduzione S.L.L.)

Testo originale
Pe’ gguari’ dda la fattura che sse chiama “Occhiaticcio„
Pe’ gguarì’ da ’sta fattura che sse chiama occhiaticcio, oppuramente invidia, ecco n’ rimedio sicuro sicuro.
Pijate dodici ranocchie vive, mettetele drento una marmitta de ferro sbattuto, co’ drento ttre sgummarelli d’acqua de pozzo, e ffatele allessà’. Allessate che sso’, pijate quell’acqua, passatela in der setaccio, e quanno ve s’è arifreddata fatece li bbagnoli a ll’occhi.
Se chiama l’acqua de zzompi de ranocchie.
Bisogna sta’ bbene attenta però che la marmitta sii de ferro sbattuto e cche l’acqua sii de pozzo si nnó e’ rimedio nun fa gnisun affètto.

Da Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma, 1913. Ora nel sito "Intratext"

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