24.4.14

Una società senza classi. Poesia di Jacques Prévert

Sentendo parlare
d'una società senza classi
il fanciullo sogna
un mondo che marina la scuola

Ed è con benevola indifferenza
che sorride
quando il professore di Viva la Francia
lo informa che è l'ultimo della Classe
E quando lo stesso educatore
gli predica il suo grande Credo-Credito
il ragazzo non comprende un solo predicato
a tutte le sue omelie melodrammatiche
e non presta alcuna attenzione
a tutta questa Edificazione
E apprende con un sorriso
che oltre che nella Storia di Francia
è l'ultimo degli ultimi
anche al Catechismo della Perseveranza
Dovreste vergognarvi
gli dice il Mortificatore
Perché dovrei vergognarmi 
dice il ragazzo
Non mi avete detto voi stesso 
or non è molto
Gli ultimi saranno primi

Allora aspetto.


da Poesie, Newton Compton, 1971

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