15.6.14

Papa Cecco sull'antisemitismo fa lo gnorri. Imbroglioncello! (S.L.L.)

Il gesuita Bergoglio, oggi papa cattolico col soprannome di Francesco
In un'intervista al quotidiano catalano “La Vanguardia” rispondendo ad una domanda sull'antisemitismo" il papa cattolico Bergoglio ha affermato: “L'antisemitismo si annida solitamente meglio nelle correnti politiche di destra che di sinistra, no? E ancora continua. Compreso chi nega l'Olocausto, una pazzia”. 
Ha precisato di “non saper dire perché accada”. Insomma nonostante i suoi studi gesuitici e i suoi rapporti con il padreterno, il popolare papa Francesco fa lo gnorri, non sa niente, l'imbroglioncello. 
Così fa finta d'ignorare che la sinistra moderna, nata nella Rivoluzione francese e cresciuta col movimento operaio, ha come stella polare l'Uguaglianza tra gli esseri umani, valore che mal si concilia con l'individuazione di razze inferiori e di “male razze”, operazione di certo più facile nelle destre che coltivano, insieme alla Tradizione identitaria, una mentalità aristocratica e gerarchica. Io credo, tuttavia, che l'evasività non sia frutto di smemoratezza, ma della precisa volontà di nascondere che una delle fonti dell'antisemitismo è proprio l'antigiudaismo cattolico, basato sull'accusa di “deicidio” e sulla qualifica di “perfidi Giudei”. 
Questo atteggiamento ha una lunga storia, che ha determinato vere e proprie persecuzioni nello Stato del Papa e in altri stati cattolici come la Spagna, che ha alimentato i progrom antiebraici in Polonia e in altre regioni dell'Europa Orientale, spesso guidati da orribili preti, che ha prodotto il ghetto, la pratica delle conversioni forzate ed altre ingiuste discriminazioni. A dare credito al cosiddetto Protocollo dei Savi di Sion, un falso documento che proverebbe il piano ebraico di dominio sul mondo, prima di Hitler è stata d'altronde la “Civiltà Cattolica”, la rivista dei gesuiti, la stessa che ha coniato l'espressione “complotto giudaico-massonico”, poi diventata cara ai propagandisti razzisti di Mussolini. E' vero che il papa polacco ha chiesto scusa agli ebrei, "fratelli maggiori", ma ha anche beatificato Pio IX, un papa in cui l'antigiudaismo non era affatto marginale. 
Forse non sarebbe male che il Bergoglio riconoscesse che l'antisemitismo che si annida a destra ha trovato una solida base d'appoggio negli atti e nelle parole dei suoi infallibili predecessori. Si legga – per esempio – l'incipit della bolla Cum numis absurdum, con la quale papa Paolo III Carafa istituisce il ghetto: “Poiché è assurdo e sconveniente al massimo grado che gli ebrei, che per loro colpa sono stati condannati da Dio alla schiavitù eterna, possano, con la scusa di essere protetti dall'amore cristiano e tollerati nella loro coabitazione in mezzo a noi, mostrare tale ingratitudine verso i cristiani da oltraggiarli per la loro misericordia e da pretendere dominio invece di sottomissione; e poiché abbiamo appreso che, a Roma ed in altre località sottoposte alla sacra romana Chiesa, la loro sfrontatezza è giunta a tanto che essi si azzardano non solo di vivere in mezzo ai cristiani, ma anche nelle vicinanze delle chiese senza alcuna distinzione di abito, e che anzi prendono in affitto delle case nelle vie e nelle piazze principali, acquistano e posseggono immobili, assumono donne di casa, balie ed altra servitù cristiana, e commettono altri numerosi misfatti a vergogna e disprezzo del nome cristiano, ci siamo veduti costretti a prendere i seguenti provvedimenti [...]”. Oppure si confrontino e verifichino le informazioni contenute in un vecchio articolo di Alfonso di Nola postato in questo blog.(http://salvatoreloleggio.blogspot.it/2010/11/antisemitismo-cattolico-linvenzione-del.html). 
Papa Cecco smetta in ogni caso di far l'indiano, fingendo che l'antisemitismo sia cosa che non riguarda lui e lo storico potentato che egli rappresenta.

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