8.7.14

Genova nel Cinquecento. Il Lotto e la Repubblica

Genova, La Sala del Minor Consiglio della Repubblica nel Palazzo Ducale
A Genova, nel 1576, viene emanata una nuova Costituzione della Repubblica (allora indipendente, e fiorente). Si stabiliva, tra l'altro, che ogni sei mesi cinque «ministri» lasciassero la loro carica, e venissero sostituiti da altrettanti «deputati» per estrazione a sorte.
Dapprima si dovevano sorteggiare cinque nomi su un lotto di centoventi, poi «cinque su novanta»; prima si mettevano nel bussolotto i nomi, poi numeri (un numero per ciascun candidato). I genovesi cominciarono a scommettere: quale sarà la cinquina di numeri, e di relativi nomi, che salterà fuori dai novanta cartellini imbussolati? Questo gioco d'azzardo si chiamò all'inizio lotto genovese; poi, diffondendosi, si chiamò lotto senz'altro; esiste ancora oggi, e nessuno (o quasi nessuno) sa la curiosa storia delle sue lontane origini.

Da Lucio Lombardo Radice e Lina Mancini Proia Il metodo matematico, vol.I, Principato 1977

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