Si riparla di scuola e di
insegnanti, spesso secondo me in maniera ignobile. Ignobili sono del
resto, secondo me, le riforme proposte. Io ho un'idea sull'argomento,
forse anacronistica, non so dire se romantica, religiosa o
socratico-platonica. Secondo me per insegnare bene bisogna in primo
luogo voler bene ai ragazzi. E' possibile, normale direi, che si
voglia bene più a qualcuno e meno a qualche altro; ma per insegnare
con qualche speranza di efficacia bisogna voler bene a tutti, il che
vuol dire compenetrarsi nella fatica di crescere, di vivere con gli
altri, di apprendere, di mettersi alla prova.
Dico voler bene, non
fingere benevolenza. E' già difficile fingere di essere preparati,
ma fingere di voler bene con i ragazzi è impossibile. Hai voglia di
fare dichiarazioni d'amore, di profonderti in regalìe e
facilitazioni, se fingi i ragazzi ti smascherano subito, ti annusano
quasi. In questo somigliano ai gatti. (settembre 2014)
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