14.11.14

Le mie scarpe. Una poesia di Charles Simic

Charles Simic, nato a Belgrado nel 1936, vive e scrive negli USA, dove è apprezzato poeta e saggista dagli anni Settanta del Novecento. (S.L.L.)

Scarpe, faccia segreta della vita interiore:
due bocche senza denti, spalancate,
due pelli d’animale in parte decomposte,
fetide come un nido di topi.

Un fratello e una sorella nati morti
in voi continuano a esistere,
guidano la mia vita
verso la loro incomprensibile innocenza.

A che mai servono i libri
quando in voi si può leggere
il Vangelo della mia vita sulla terra
e oltre ancora, delle cose a venire?

Voglio rivelare la religione
che ho ideato per la vostra perfetta umiltà
e la bizzarra chiesa che ora erigo
dove voi siete l’altare.

Ascetiche e materne, perdurate:
parenti di bovini, santi, condannati,
con la vostra pazienza silenziosa siete
la sola vera cosa che a me somiglia.

traduzione dall'inglese di Andrea Molesini, dal sito “La letteratura e noi”

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