20.3.15

O mamma (Giorgio Gaber)

... E quando sei lì, in ascensore. Schiacci l'ottavo... l'ascensore sale... le porte di metallo... le pareti di metallo... il soffitto di metallo... E se si blocca?... L'aria! Manca l'aria...
O mamma!
E quando ti comperi una macchina nuova... e te la porti in un prato... e nel prato siete li tu e lei... da soli!... E te la lavi... E te la asciughi...
O mamma!
E quando cammini per la strada sul marciapiede, e per terra ci sono le giunture, le righe... Non voglio calpestare le righe!... Allora metti il piede in un rettangolo... poi in un altro rettangolo. Poi vedi uno che ti guarda... e fingi... che ti faccia male un piede!
O mamma!
E quando la sera vai a letto... tutto spento... stai per addormentarti... ti viene un dubbio: il gas, avrò spento il gas? Meglio controllare. Allora accendi la luce, ti alzi, vai in cucina, guardi il gas. Spento! meno male.
Allora ritorni in camera, spegni la luce, vai sotto le coperte, stai per addormentarti... Ma avrò visto bene che è spento? Magari era così e io l'ho visto così... è un attimo!... Meglio tornare a vedere... Allora accendi la luce, ti alzi, vai in cucina, guardi il gas... Spento! Allora io adesso prima lo apro, poi lo spengo... ecco, adesso sono sicuro che l'ho spento. Giuro che è spento! Ritorni a letto, spegni la luce ...in cucina ...a letto ..E alle cinque di mattina ti addormenti sul frigorifero... col gas aperto!

O mamma!

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