26.3.16

Quelli che ci attendevano. Una poesia di Marguerite Yourcenar (1903-1987)

Ritratto della scrittrice da giovane
Quelli che ci attendevano, si sono stancati d'attendere,
E sono morti ignorando che saremmo giunti presto,
Le braccia hanno serrato che non potevano più tendere,
Facendoci eredi d'un rimorso, non d'una memoria.

I fiori, le preghiere, il più tenero gesto.
Sono tardivi doni che niente può benedire;
Non si fanno i vivi comprendere dai morti;
La morte, quando viene la morte, ci unisce senza unirci.

Non sapremo la dolcezza delle loro sepolture.
Le nostre grida, tardi lanciate, si estenuano, ricadono,
Senza un'eco penetrano la sorda eternità;

E i morti sdegnosi, o costretti al silenzio,
Non ci ascoltano, presso la soglia nera del mistero,
Piangere su un amore che non è stato mai.


Da Sette poesie per una morta (1931), in “Poesia”, Anno IX n.94 Aprile 1996
Trad. Roberto Rossi Precerutti

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