16.4.16

Al funerale (Mark Twain)

Funerale militare negli USA
Non criticate la persona in onore della quale il ricevimento è offerto.
Non fate osservazioni sullo stile della cerimonia. Se le maniglie della cassa sono placcate, è più opportuno far finta di non averlo notato.
Se l’odore dei fiori vi opprime, ricordatevi che non sono lì per voi, e che la persona alla quale sono stati portati non ne soffre.
Ascoltate con l’espressione della massima compunzione di cui siete capaci di assumere la celebrazione dei meriti e delle virtù della persona in onore della quale il ricevimento è offerto; e se vi sembra che le affermazioni non coincidano troppo con i fatti, non date una gomitata al vostro vicino, non pestategli un piede e non manifestate in alcun modo la consapevolezza che si stia esagerando nelle adulazioni.
Se le speranze espresse ufficialmente sulla sorte futura della persona in onore della quale il ricevimento è offerto vi sembrano eccessive, lasciate perdere: non interrompete.
Nei momenti di commozione, commovetevi, ma solo in misura proporzionata al rapporto che vi lega con chi sta offrendo il ricevimento, o con la persona in onore della quale il ricevimento è offerto. Quando un parente piange, un amico dovrebbe soffocare un singhiozzo, un conoscente sospirare ed un estraneo limitarsi a tormentare il fazzoletto, con gesto commosso. Quando la cerimonia ha carattere militare, le emozioni debbono rispettare la gerarchia: l’ufficiale presente più elevato in grado deve avere la precedenza nell’esplosione di dolore e gli altri commisureranno la manifestazione dei propri sentimenti al grado rispettivo.
Non portate il cane.

Dalla parodia incompiuta di un galateo, in Lettere dalla Terra (a cura di B. De Voto, con prefazione di F.Ferrucci), Editori Riuniti, 1982

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