12.6.16

Difendere i propri diritti. Un racconto di Guareschi

Il negro Pierre Fromage, oriundo della Normandia, sorpreso mentre rubava del bestiame e condotto davanti al tribunale di Pietermarizburg (Natal), fu condannato a cinquanta nerbate sulla schiena.
«Va bene», disse il negro Pierre Fromage. E, sdraiatosi bocconi per terra, contò accuratamente cinquanta fagioli e ne fece un mucchietto a portata di mano.
«Una! », disse l’esecutore della sentenza, deponendo la prima robusta scudisciata sulla schiena del negro Pierre Fromage.
E il negro Pierre Fromage, con un abile colpetto delle dita fece schizzar lontano il primo dei suoi cinquanta fagioli.
«Due», annunciò l’uomo dallo scudiscio alla seconda nerbata.
E il negro Pierre Fromage mandò lontano il secondo dei suoi cinquanta fagioli. E così via.
A ogni scudisciata, un fagiolo volava via, e il mucchietto rimpiccioliva con viva soddisfazione del condannato .
«Trentasei », annunciò l’uomo dallo scudiscio dopo un certo tempo.
«Trentasette! », protestò il negro Pierre Fromage.
L’incaricato scosse recisamente il capo :
«Mi dispiace, ma sono trentasei e non trentasette», esclamò. «Io contare so, e non mi faccio insegnare da nessuno».
«Anche io so contare», ribatte il negro Pierre Fromage, « e sono sicuro che non me ne avete date trentasei, ma trentasette. D’altra parte si fa presto a vedere: si contano i fagioli rimasti. Se i fagioli sono quattordici vuol dire che le nerbate sono trentasei, se invece sono tredici significa che le nerbate sono trentasette».
Furono contati i fagioli e risultarono tredici.
«Come vedete ho ragione io», esclamò il negro Pierre Fromage. Ma l’esecutore scosse il capo.
« Chi mi assicura che voi non abbiate contato quarantanove fagioli invece di cinquanta?.»
Il negro Pierre Fromage si offese, e asserì di essere un onest’uomo. Lo scudisciatore giurò su quanto aveva di più sacro che le nerbate erano state trentasei: intervennero i presenti, e qualcuno disse che gli pareva di aver sentito che l’esecutore ripetesse due volte il diciotto.
Il giudice confessò di non aver seguito con attenzione il computo. Poi per troncare ogni discussione esclamò: «Trentasei o trentasette non ha importanza: una più o una meno!».
Ma il negro Pierre Fromage non fu di questo parere.
«Vostro Onore mi perdoni», disse, «ma io non intendo rinunciare ai miei diritti. Io ho contato trentasette nerbate e me ne debbono venir conteggiate trentasette ».
«E io ne ho contato trentasei e debbono essere trentasei», ribatté l’esecutore.
Ma il negro Pierre Fromage era un uomo che il suo diritto sapeva tutelarlo.
«E allora si ricominci da capo», disse il negro Pierre Fromage.
E si ricominciò da capo, e tutti, a ogni scudisciata, fecero un segno su un foglio.
Alla fine l’esecutore si rivolse irritato al negro Pierre Fromage :
«L’avete spuntata voi», borbottò; «ma Dio sa che erano trentasei e non trentasette!».


Da Lo Zibaldino, XVII edizione, Rizzoli 1970

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