Lode della dialettica
L'ingiustizia oggi cammina con passo
sicuro.
Gli oppressori si fondano su diecimila
anni.
La violenza garantisce: com'è, così
resterà.
Nessuna voce risuona tranne la voce di
chi comanda
e sui mercati lo sfruttamento dice
alto: solo ora io comincio.
Ma fra gli oppressi molti dicono ora:
quel che vogliamo, non verrà mai.
Chi ancora è vivo non dica: mai!
Quel che è sicuro non è sicuro.
Com'è, così non resterà.
Quando chi comanda avrà parlato
parleranno i comandati.
Chi osa dire: mai?
A chi si deve, se dura l'oppressione? A
noi.
A chi si deve, se sarà spezzata?
Sempre a noi.
Chi viene abbattuto, si alzi!
Chi è perduto, combatta!
Chi ha conosciuta la sua condizione,
come lo si potrà fermare?
Perché i vinti di oggi sono i
vincitori di domani
e il mai diventa: oggi!
e il mai diventa: oggi!
Traduzione di Franco Fortini
...il mai ci accompagna sempre......
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