11.7.16

I cinque preti più sexy della storia del cinema (Roberto Silvestri, Mariuccia Ciotta)

1. Richard Chamberlein in Uccelli di rovo (serie tv del 1983, Australia) di Daryl Duke. “The Torn Birds” è il vero spartiacque del genere erotico-talare. Prima soprattutto allusioni e desideri frustrati... La ricca latifondista Maggie Cleary (Rachel Ward) si innamora a prima vista, e insegue per quattro puntate, quasi sempre respinta, un ambizioso prete irlandese, padre Ralph de Bricassart, inviso alle alte sfere e sbattuto per questo agli antipodi, che ha già conquistato il cuore della sua anziana zia, Barbara Stanwyck. Grazie ai soldi della sua eredità, Ralph diventerà un pezzo grosso della Chiesa. E anche il papà di un bel bambino, futuro prete. Anche se non conoscerà la verità, da Maggie, se non nell'ultima puntata. Frase celebre di Maggie: "E va bene, vattene, scappa dal tuo dio. Ma sono sicura che tornerai da me. Perché io ti amo più di lui".


2. Jean Paul Belmondo in Leon Morin prete di Jean-Pierre Melville (1961). Una performance sottile e sensuale quella della superstar francese alle prese con un personaggio difficile, quello di un sacerdote francese desiderato da tutte le donne di un piccolo villaggio normanno sotto l'occupazione nazista. La più implacabile ed efficace delle corteggiatrici è agnostica e comunista, Emmanuelle Riva, e lo costringe, anche nel confessionale, a destreggiarsi ai confini della fede. E oltre. Grazie a Melville ne uscirà indenne. E a fede rafforzata. Anzi sarà incrinata per sempre la sicurezza laicista della Riva. Dal romanzo di Beatrix Beck.

3. Roberto Citran in Il prete bello di Carlo Mazzacurati (Italia, 1989). Nel 1939 a Vicenza, a guerra di Spagna finita, don Gastone, ex cappellano militare, fascista convinto, organizza spettacoli benefici, circondato da un gruppetto di signorine senza marito in palese ammirazione, come Immacolata, che per lui stravede e che è l'anziana padrona di un grande caseggiato. Quando affitta un appartamento in quel palazzo la bella prostituta veneziana Fedora, don Gastone non potrà resisterle, costi quel che costi. E' un maschio italiano, prima che un prete, no?

4. John Mills in Il coraggio e la sfida di Ward Roy Baker (Gb, 1960). Dal romanzo di Audrey Erskine Lindop. Un prete cattolico irlandese prende possesso della parrocchia in un villaggio messicano oppresso da una banda di prepotenti. Dirk Bogarde, tormentato e isterico, vestito in pelle nera, lo seduce molto più di Milene Demongeot, espulsa via via dalla dinamica della reciproca attrazione che s'instaura tra i due uomini e che li porterà a morire insieme. La donna è la diabolica tentatrice (vedere il suo impeto, quasi necrofilo, sul suo letto di morte). Ma gli uomini no, nella Bibbia non cè scritto cosi' chiaramente. I bambini, poi....


5. Mel Ferrer in Proibito (Italia, 1954). Stava per sposare Audrey Hepburn, ed era al massimo della bellezza, dell'anitpatia e della arroganza Mel Ferrer quando fu coinvolto nell'esordio di Monicelli, vagamente ispirato a Grazia Deledda, ma soprattutto alle faide nel nuorese che avvenivano in quel periodo. Comunque resta il fatto che Lea Massari si innamora di lui e cerca di strapparlo a dio, inutilmente. Anche perché Mel Ferrer che voleva cambiare la sceneggiatura, la trattava malissimo. Luciano Emmer lo doveva girate con Mastroianni e Bosé. Ma per ragioni censorie si preferì annacquare la sceneggiatura con altri scritti di Deledda e darlo a Monicelli. “Mel Ferrer era un disastro. Ne venne fuori un film senza senso” assicura Suso Cecchi D'Amico. Però incassò molto.


Pagina 99, agosto 2014

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