31.8.16

Inno a Chiavenna. Una poesia di Giovanni Bertacchi (1869-1942)

Chiavenna, Uno dei tipici crotti
Sul ritmo del Mera, che cerulo
discende dall'ultime nevi,
festevole un canto si levi,
o madre Chiavenna, per te.

È un canto di forti e di liberi
che sanno il fecondo lavoro
ed entran nell'ilare coro
fidenti e superbi di sé

Oh gioia d'aperte domeniche,
dolcezza di placide notti,
nel grembo dei frigidi crotti,
d'intorno ai fratelli falò!

Le liete fanciulle inghirlandano
di limpide voci la balza.
Più viva la nota s'innalza
se il giovine amor la dettò.

O piccola patria che prosperi
raccolta fra selve e vigneti,
tu gli ospiti accogli ed allieti
con cuore che tutto si dà!

Sull'alpe che brulla ti domina
fan nido i gagliardi pensieri;
leviamo le voci e i bicchieri:
l'Italia comincia da qua!

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