11.10.16

Renzi e Bersani (S.L.L.)

Questa della "solitudine del leader" e del suo sentirsi vittima di complotti da parte degli "amici" è una storia stucchevole, oltre che falsa.
Forse le tv che - quasi a reti unificate - la diffondono dovrebbero rammentare che, oltre ai suoi "fidi", sempre più numerosi, il cosiddetto leader "solitario" ha l'appoggio dichiarato degli USA, della burocrazia dell'UE, di Confindustria, di Confcommercio, della Confagricoltura, dell'ABI, dei più importanti ordini professionali, dei maggiori quotidiani, della Cisl e potremmo continuare a lungo.
E le stesse tv potrebbero smettere a diffondere gli slogan di propaganda come se fossero verità assodate.
L'ultima è che "Bersani dice no dopo aver detto tre volte sì". La verità è quei sì, con molti distinguo, sono stati espressi in presenza di richieste di fiducia e del ricatto di una crisi di governo. Oggi, poiché il voto referendario dei cittadini non riguarda il governo, i parlamentari Pd si riprendono la libertà di cittadini e hanno pertanto tutto il diritto - senza essere criminalizzati o sbeffeggiati - di dire: "Voterò no" oppure " Voterò sì, solo in presenza di modifiche importanti alla legge elettorale, da decidersi prima del voto".
Questo linciaggio di Bersani che è una persona perbene ed è stato un eccellente ministro (uno dei pochi degli ultimi decenni) è sempre più intollerabile, mi pare il segno di un conformismo che puzza di regime.

(stato fb)

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