In Capitini mi piace il
legame che c'è tra l'intransigenza sui principi che fa di lui un
radicale, se non un estremista, e il rispetto autentico per tutte le
persone e per tutte le convinzioni motivate. Questa amplissima
tolleranza è funzione di quella sua intransigenza egualitaria,
libertaria e democratica. E' questo il "potere di tutti",
ma proprio di tutti, tutti, tutti, nessuno escluso.
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