La lettura palingenetica
e taumaturgica ("basta un sì") della riscrittura della
Costituzione, suggerita dai suoi propagandisti, ha fatto breccia in
una parte della cittadinanza attiva, che finisce per farne propria
persino l'ingiuria settaria, diretta senza fare distinzioni a chi nel
referendum oppone un no, comunque motivato.
Vedere persone che
apprezzavo per intelligenza ed equilibrio assumere gli stessi
atteggiamenti che fino a ieri aspramente stigmatizzavano nel
movimento di Grillo mi dà un grande dolore.
Temo che, comunque
finisca il referendum, il morbo dell'intolleranza, il vizio di
offendere invece di discutere, la presunzione di chi ha capito tutto
e non vuole neanche ascoltare, malanni ampiamente diffusi anche
prima, si insedieranno stabilmente in parti di popolazione che ne
erano state finora immuni, con conseguenze pessime per il nostro
vivere civile.
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