11.12.16

Corrierino, un sogno che dura (Mariella Tanzarella, 1988)

MILANO
Il Corriere dei Piccoli compie ottant'anni. Alla fine di dicembre del 1908 usciva, al prezzo di 10 centesimi, il numero 1 della pubblicazione, divenuta poi un best-seller assoluto per il pubblico infantile, con circa un milione di copie vendute negli anni Cinquanta. Per celebrare l'anniversario il settimanale regala ai suoi piccoli lettori, ma forse l'apprezzeranno di più i genitori, una serie di cartoncini da ritagliare con i personaggi che hanno animato le sue pagine nel passato: da Fortunello a Bibì e Bibò, dall'irrequieto sor Pampurio, in epoca evidentemente immune da crisi degli alloggi, al sornione Arcibaldo, dal magico Piercloruro de' Lambicchi al negretto Bil bol bul, eroe al profumo di colonia.
Il Corrierino, compagno di strada di avventure infantili e catalizzatore di sogni per intere generazioni, specialmente quando mancava qualunque alternativa nella carta stampata e non esisteva la concorrenza elettronica, era nato da un' idea di Paola Lombroso, figlia del criminologo. Cesare Albertini, allora direttore del Corriere della Sera, fu entusiasta dell' iniziativa, che tradusse subito in pratica. Ma giudicò sconveniente affidarla a una donna: perciò il primo direttore fu Silvio Spaventa Filippi, che ebbe, negli anni, successori illustri come Guglielmo Zucconi e Giovanni Mosca, grazie al quale il giornalino toccò l'apice della sua fortuna. Grandi firme anche tra autori e collaboratori: Elsa Morante, il giovane Gian Luigi Bonelli (padre di Tex Willer), Ada Negri, Luigi Barzini (con le avventure di Fiammiferino), Guido Gozzano, il peccaminoso Pitigrilli in versione innocente, Luigi Capuana, Grazia Deledda, Giana Anguissola, Dino Buzzati, Gianni Rodari.
Per l'ottantesimo compleanno è pronta una cassetta, distribuita dalla Rca, con 10 brani a tempo di rock che parlano degli eroi di carta cari ai lettori delle ultime generazioni: Stefi, Pimpa, Isidoro, Pitti Potti, Zanino e Capi. Questi ultimi sono nati da un'idea concepita per il teatro dalla compagnia Gli Alcuni, con un procedimento inverso a quello che portò sulle scene l'indimenticabile creatura di Sto (Sergio Tofano) il fortunatissimo Bonaventura (classe 1918).
C'è poi una mostra antologica dedicata agli ottant'anni del settimanale, curata da Oreste Del Buono e dall'architetto Gherardo Frassa. La mostra è composta da otto strutture simili a piccoli teatrini a grandezza naturale, uno per ogni decade di vita della pubblicazione, popolati dai personaggi del relativo decennio, animati da congegni meccanici: vedremo la Tordella menar botte con il fatidico mattarello, Petronilla aggiustarsi il boà, il bellissimo Cecè pavoneggiarsi allo specchio, l'indianino Hayawatka tirare con l'arco.
In più ci sarà una sezione speciale alla memoria di Quadratino e altri personaggi creati da Antonio Rubino, uno dei primi disegnatori. Verrà presentata ufficialmente a Firenze il 21 gennaio in occasione del salone Pitti bimbo, per poi essere aperta al pubblico nei locali di Proscuola, in febbraio a Verona.
E Milano, patria del Corrierino? La mostra arriverà anche qui - dice Gianfranco Lenzi, da tre anni direttore della testata - ma non siamo riusciti a fare di più perché l'azienda non si è mostrata particolarmente sollecita nei confronti delle iniziative per questa celebrazione. Anzi, ha pensato bene di suggellare l'anniversario con l'allontanamento di Lenzi: giovedì scorso il direttore editoriale della Rizzoli, Lamberto Sechi, gli ha comunicato che dal 7 gennaio è sollevato dall' incarico. Verrà probabilmente sostituito da Grazia Perini, direttrice di Snoopy.
Attualmente il Corriere dei Piccoli vende circa 130 mila copie: una cifra lontana dal milione di copie dei tempi d' oro, ma proporzionata all'aumento vertiginoso della concorrenza e, sottolinea Lenzi, da interpretare anche alla luce della crescita zero: quest'anno alle elementari, si sono iscritti 500 mila bambini in meno rispetto al 1987.


“la Repubblica”, 28 dicembre 1988  

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