Angelo Branduardi |
«Avevo finito gli studi di violino a
Genova — ricorda Angelo Branduardi —. Tornato a Milano, cercavo
una scuola superiore, non il linguistico perché costava troppo. Così
sono finito all'Istituto tecnico statale per il turismo, visto il mio
grande amore per le lingue. Lì, per gli ultimi tre anni, ho avuto
come insegnante di lettere e storia Franco Fortini, che poi sarebbe
andato alla Normale. Lì abbiamo capito che era un uomo
straordinario, e in due o tre studenti al pomeriggio andavamo a casa
sua e seguivamo i suoi discorsi».
Proprio alle poesie di Fortini
Branduardi dedicherà la sua lettura il 21 marzo al Parenti. «Quella
con Fortini è stata una specie di bottega rinascimentale, lui ti
rapiva l'anima parlando di poesia, di letteratura; ci ha fatto
conoscere tantissimi poeti. Qualcuno anche di persona, come Pier
Paolo Pasolini».
LA LETTURA/CORRIERE DELLA SERA, 19 marzo 2017
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