12.6.17

Chi mi ridà quei giorni... Una poesia di Marceline Desbordes-Valmore (1786 - 1859)


Chi mi ridà quei giorni in cui la vita è alata
e vola, vola, allodola nei cieli
che da tanto fulgore inebriata
esausta piomba nel fitto dei fiori,
e il profumo le anima e le esalta
nido, anima, sonno e piuma ambrata?

Prenderne un filo d’oro per questa mia giornata,
una scheggia del prisma dai brillanti colori!
Nel fitto di quei giorni e dei bei fiori,
trovarmi in sogno libera, bambina, neonata.

Quando il futuro era l’amore di mia madre
e in famiglia temeva la morte di annidarsi,
per me tutto viveva, fanciulletta orgogliosa,
e vivere era il cielo o il cielo ricordarsi,
quando amando ogni cosa senza saper che cosa,
ecco d’un niente l’anima gaudiosa inebriarsi;
la natura era fiamma, profumi inconsumati
quando le braccia aprivo ai bei giorni… passati.

In Un marzo di gran vento, a cura di Domenico Adriano e Doriana Racanella – Supplemento ad “Avvenimenti”, 10 marzo 1993

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