10.6.17

Legge elettorale. Il patto tra i grandi

Massimo Catalano
A quanto capisco il patto tra "i quattro grandi" (Renzi, Grillo, Berlusconi e Salvini) sulla legge elettorale è saltato e i loro partiti e gruppi reciprocamente si accusano di tradimento. Pensando alle bizzarrie da costoro inventate per conservare in vita un parlamento di nominati (finto uninominale, piccole liste bloccate ecc), quando sentivo dire "quattro grandi" mi ricordavo di Catalano, che in "Quelli della notte" ogni tanto parlava di un "grande estroso".
Adesso non mi pare interessante scoprire chi abbia tradito gli impegni solenni: a naso direi che di franchi tiratori se ne trovino da tutte le parti. Ma - ammesso che ci sia e che si scopra il responsabile principale dell'inguacchio - io questa volta invece di insultarlo gli darei un premio. Ha fatto saltare un accordo perverso.
A quanto pare adesso riprende la bagarre per la legge elettorale. Sarebbe il caso di rivolgere a gran voce una domanda a grandi e piccoli che stanno in parlamento: “ Vi decidete a restituire agli elettori la possibilità di partecipare alla scelta di deputati e senatori, a farla finita con i nominati?”.

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