18.6.17

Senta, Grillo (S.L.L.)

Senta, Grillo. Ho letto le sue chiacchiere sul cosiddetto "ius soli" e sulla legge in discussione. Lei dice che è stata tirata fuori dopo due anni di quarantena per favorire un recupero elettorale a sinistra del Pd. Forse è vero. Non credo che basterà ma forse è vero. Ma - mi dica, Grillo - quella legge (quale che sia stata la molla che ne ha riattivato la discussione parlamentare) è buona o cattiva, è un passo avanti o un errore? Non si nasconda dietro l'Unione Europea, che non ha competenze in materia di cittadinanza. Non faccia il furbo: la legge non riguarda l'immigrazione, ma i nati in Italia da persone che vi risiedono regolarmente.
Lei suggerisce: nella legge in discussione buono e cattivo si equivalgono, perciò i 5 stelle alla Camera si sono astenuti. E aggiunge che sul “pastrocchio” (così lei lo chiama) si asterranno anche al Senato. Non faccia il furbo, Grillo. Lei sa benissimo, come tutte le persone che hanno un minimo di informazione, che l'astensione al Senato equivale a un voto negativo. C'è anche lì il modo per non votare né sì né no, se si vuole: ci si assenta al momento del voto e si abbassa il quorum. Lo capisce chiunque lo voglia capire, anche lei, Grillo, se vuole.
Il fatto che queste sue contorsioni, questi suoi piccoli imbrogli siano contemporanei a certe prese di posizioni sue e del sindaco Raggi su campi Rom e immigrazione, alimenta però un dubbio; e cioè che, quando lei prospetta un governo a 5 stelle appoggiato da chi ci sta, quelli "che ci stanno" siano i leghisti ed altri xenofobi della destra identitaria. Lei sa perfettamente che non pochi dei suoi elettori si riconoscono tuttora nei valori egualitari e umanitari della sinistra, benché siano profondamente nauseati delle politiche e degli opportunismi del ceto politico di sinistra. Se però pensa di metterli tutti nel sacco con questi giochini dialettici da quattro soldi si inganna.
Questa sua tattica agevolerà forse un lieve recupero del "partito pigliatutto" (il partito di Marchionne e dei banchieri che guarda a sinistra come un tempo la Dc), ma non le conserverà i voti di "sinistra". I voti si perdono come si guadagnano. E, se quegli elettori non vorranno scegliere la corda a cui essere impiccati e non troveranno a sinistra nuove proposte che ritengano credibili, hanno sempre (come i senatori del suo movimento) la possibilità di non partecipare al voto. Lo sanno e non fanno finta di non saperlo.

Si regoli di conseguenza, Grillo.

Stato di fb, 17/6/2017

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