24.7.17

La poesia del lunedì. Rafael Alberti (El Puerto de Santa Maria 1902 - Cadiz 1999)

Il mare Mediterraneo al tramonto. Sullo sfondo l'isola di Stromboli
EL MAR, LA MAR
Il mare. Il mare.
Il mare. Soltanto il mare!

Perché mi hai trascinato, padre,
nella città?

Perché mi hai sradicato
dal mare?

Nei sogni, la mareggiata
mi tira il cuore.
Vorrebbe portarselo via.

Padre, perché mi hai trascinato
qui?

El mar. La mar.
El mar. ¡Sólo la mar!

¿Por qué me trajiste, padre,
a la ciudad?

¿Por qué me desenterraste
del mar?

En sueños, la marejada
me tira del corazón.
Se lo quisiera llevar.

Padre, ¿por qué me trajiste
acá?

Da Marinero en tierra (Marinaio a terra), 1924 - Traduzione S.L.L.
Rafael Alberti con la moglie Leon Maria Teresa Salvador

POSTILLA
Mare, in spagnolo, è sia maschile che femminile. Tra el mar e la mar, pur essendoci sostanziale intercambiabilità, c'è tuttavia una sfumatura di senso. A spiegarla in maniera perfetta è stato Hemingway nel più marino tra i suoi romanzi :
"Pensava sempre al mare come a la mar, come lo chiamano in spagnolo quando lo amano.
A volte coloro che l'amano ne parlano male, ma sempre come se parlassero di una donna.
Alcuni fra i pescatori più giovani ne parlavano come di el mar, al maschile. Ne parlavano come di un rivale o di un luogo o perfino di un nemico.
Ma il vecchio lo pensava sempre al femminile e come qualcosa che concedeva o rifiutava grandi favori e se faceva cose strane o malvagie era perché non poteva evitarle. La luna lo fa reagire come una donna, pensava". (Il vecchio e il mare)

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