Gastone Sozzi |
Per quel che ne so a Perugia, con l'amministrazione Boccali non si riuscì ad ottenere - dopo una petizione ad hoc - l'intitolazione di una via o di una piazza a Gastone Sozzi (nella foto), che nel carcere della città fu torturato e condotto a morte nel 1928 dai birri del fascismo. Forse non si fece a tempo.
Chiedo per questa via, ma lo farò in maniera formale, all'ANPI di Perugia di rilanciare e rinnovare la petizione. Non è escluso che il sindaco attuale, nipote di un prestigioso antifascista, appoggi la richiesta e la conduca a buon fine. Sozzi era un giovane comunista e, in quanto tale, conduceva la sua agitazione sovversiva contro il regime anche all'interno delle forze armate. E' forse dovuto a una sorta di intoccabilità dell'esercito il fatto che, tra le tante intitolazioni, di cui alcune discutibili, proprio quella di Sozzi sia stata dimenticata.
La battaglia per colmare quella lacuna oggi andrebbe fatta, e non solo da parte dell'ANPI.
Credo peraltro che un'altra intitolazione debba riservarsi in città a Girolamo Li Causi, dirigente importante del Pci, combattente antifascista e combattente antimafia. Fu lui a sfidare nel suo covo di Villalba il capo della mafia siciliana "don" Calò Vizzini con un comizio durante il quale i sicari del boss a tradimento gli spararono ferendolo gravemente. Nel carcere di Perugia, ove passò come detenuto "politico" per il suo antifascismo, lasciò importanti tracce: combatté una battaglia per la verità sul caso Sozzi e per le condizioni di vita di tutti i detenuti, politici e comuni, subendo le dure rappresaglie dell'amministrazione. Anche su questa richiesta mi piacerebbe vedere impegnata l'ANPI.
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